mercoledì 8 maggio 2013

La battaglia più difficle...il dialogo

Avevo letto questa frase qualche tempo fa, riferita forse proprio a Barack Obama, ma non ricordo quale fosse la motivazione inerente ad un tale titolo.
Oggi dialogare è realmente difficle, ualche anno fa forse avevo 26 oppure 27 anni, quindi 14 anni fa circa, vi era un manifesto che affermava che il mondo era piccolo in un click...quella pubblicità non era di mio gradimento, immaginavo ed immagino un mondo molto grande, che non riusciro mai a vedere tutto forse, ma forse anche per questo mi affascinerà di più......l'idea che vi sono luoghi talmente estesi ma cosi lontani da me...mi piace.
Oggi dialogare è diventato fast, veloce, whats up, facebook, viber, tango, possiamo continuare cosi all'infinito, ma personalmente trovo sia un dialogo, che può essere rischioso, molti usano strumenti di comunicazione quasi istantanei, in cui parlano, parlano anche per ore, senza mai rivelare la propria esssenza, va da se che questo aspetto, talvolta non si rivela, neanche se uno convive con la propria metà, per conoscersi ci vuole veramente una vita.......
Ma molti seguono la scia di questi strumenti di comuniczione, per la mancanza di una propria sicurezza, od anche perchè privi di un dialogo, con amici, con il proprio partner, ed anzichè evidenziare questo stato, magari dimostrand l'esigenza di voler parlare, di voler dialogare, si gettano in questi mezzi, c'è una canzone molto "dance dance" come dico da rockettaro, che non mi piace ma il cui testo è geniale, si chiama "Digitale" di G.B. & Max Marani, vi consiglio di ascoltarla, magari non è il vostro genere, ma le parole sono valide.
Eppure il dialogo, potrebbe essere molto costruttivo, poichè ci permette di acquisire espereinza da altri, ed anche ci permette di migliorare la propria visione del mondo, ci deve pero essere nel dialogo:
CHIAREZZA
SINTETICITà (in questo trovo il mio tallone di Achille)
SCOPO oppure SCOPI
LA CAPACITà DEL AUTOVERIFICA.
Qui mi fermo, poichè da profano non sono cosi bravo, come chi ha scritto "l'arte di aver ragione" oppure "l'arte dell'inganno" oppure un ltra infinità di titoli che riguardano direttamente il dialogo, oppue indirettamente, solo trovo che sia più bello guardare il proprio interlocutore negli occhi, definendo le espressioni del suo viso, od il suo attegiamento, anziche doverlo dedurre attraverso una chat, aspetto molto più comodo che però non ti mette in discussione, nè ti espone in prima persona.
Non sono contrario al networking, oppure al dialogo via chat, se questo come nel dialogo può avere un fine, cioè discutere un argomento, oppure conoscere una persona, ma se tale dialogo diventa continuativo, senza mai mettere a confronto due persone, od anche più alla fine cosi otteniamo.
Di parlare con qualcuno che materialmente non conosciamo, non immaginiamo il tono delle sue parole, od anche l'espressione dei suoi occhi, come lui o lei di noi.
Si ci sono le foto, anche le webcam, ma volete mettere l'intensità dell'odore del caffe appena fatto, in riva al mare mentre mi confronto con il mio interlocutore, fosse anche topo gigio, anzichè dover essere di fronte ad uno schermo, con un immagine artificiale, oppure ideale che ci siamo creati, senza neanche sapere se questa persona è realmente cosi, oppure c'è lo racconta......certo se questo aspetto va bene anche a noi, va bene, ma se no il problema è semplice......con chi sto realmente PARLANDO!!!

Nessun commento:

Posta un commento