martedì 11 giugno 2013

Porte, Portoni ed occasioni......

Sei in compagnia, vivi costantemente con le tue ombre, puoi chiamarli rimpianti, oppure desideri mai realizzati...
Almeno una volta al giorno ripensi alle cose che potevano essere ma non sono state, la grande partita di rugby che non hai fatto, tua madre che ti ha fatto rinunciare al congresso politico, oppure tuo padre che ti ha impedito di fare il marittimo cioò che poteva essere ma non è….
Alla donna che ti ha folgorato sulla Via di Damasco, con cui avevi raggiunto il cielo, ma poi il cielo, ti ha abbandonato…
Perché dentro te stesso dicevi, forse è lei, con cui hai riaperto un portone chiuso da 20 anni, poi un momento, un attimo, un soffio di corrente che lo ha chiuso più forte di prima...il portone, il treno che volevi prendere ma…..non lo hai preso, le vite che volevi vivere ma non hai vissuto.
Sono state il tuo pensiero ricorrente, il tuo sogno, qualche volta il rifugio, qualche altra volta una frustrazione o un balsamo, dipende dalla tua individualità, dal tuo animo, eternamente mutevole.
Dipende da dove ti ha portato la vita quella vera e da quanta esperienza hai fatto, che poì è la madre della saggezza
Perché, nella peggiore delle ipotesi, potresti farti rodere dall' angoscia per quella persona che non sei stato, dall' odio per quell' altra che vive in te, che ti combatte contro ogni giorno.
E rischi di scaricare questo peso su chi ti sta accanto, o alla fine come nel mio caso, su te stesso.
Il metodo per non dico vincere, ma almeno essere tranquillo, consiste nel cogliere un barlume di senso acquattato nell' oscurità, enunciarlo, viverlo, magari scriverci sopra, perché no… parlare anche con questo tuo “demone”, con questa tua rabbia o paura
Bisogna superare “ciò che non è stato”, capire che con noi sulla strada prescelta viaggia l' ombra di quel che crediamo di non essere stati, quell’ombra amici miei, ci frena, ed è indubbio che in parte l’amiamo, perché, quella paura è quella fobia, che non ci fa muovere.
Il fatto che questa idea irrealizzata sopravviva può essere definito facilmente.
Occhi chiusi: Non fantasticate a ogni aperitivo sulla vita del single che non siete più da anni?
O viceversa, se lo siete, pensare alla persona che avresti potuto amare, od anche che sogni di amare, magari la classica casa, figlia, cane che ti fa le feste, quando rientri sull’uscio la sera…
TUTTI NOI, abbiamo un daimon cosi diceva Hillman di cui citò questo scritto:
"Prima della nascita, l'anima di ciascuno di noi sceglie un'immagine o disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo, dimentichiamo tutto questo e crediamo di essere venuti vuoti. È il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino".
J. Hillman, Il codice dell'anima
Ora io ho una visione diversa da Hillman, poiché sono legato al buddismo ed al dharma, ma diciamo che quella immagine, quell’aspirazione puoi cercarla dentro di te senza trovarla, oppure scoprirla per caso.
Ve lo ricordate Peter Brigel, se non erro si chiamava così giocatore del Verona nonché della Sampdoria, sino all’età di 16 anni era un atleta, poì decide di di giocare a calcio, arriva al Verona dove nessuno lo conosceva, l’anno in cui Maradona “la mano di Dio” arriva al Napoli, quell’anno il Verona incontra il Napoli vincendolo 3 a 1 ma non solo, vince lo scudetto, talvolta vi sono delle occasioni che giocano a nostro favore…..
Magari Brigel, non ci pensava neanche oppure si, mentre iniziava quell’attività sportiva, già in avanti con gli anni, eppure…eppure….capita, seppur rare volte, che le porte girevoli, ruotando su se stesse, ripropongano a distanza di tempo l' uscita perduta.
Scrittori come Murakami si evidenziano a 30 anni, senza mai più smettere….
Un comico vince le elezioni…..Ed un altro comico vince il Nobel…..
Ogni vita è unica, anche nel non vissuto. Anche se avete dei rimpianti amici miei, è bella dai è bella, anche se poi io stesso mi incazzerò, oppure scriverò una notte pieno di rabbia….
Non accettare l' esistenza come irrimediabile può determinare un danno.
Vivere è giocare alla roulette. Si fanno scelte…… continue et rien ne va plus.
Il colore su cui la pallina si ferma determina la vincita, ma anche una sconfitta…
Inutile fermarsi a riesaminare, qualcuno diceva che il passato ha il solo vanto di essere passato……….nella vita si può perdere, ed è un dato di fatto, ed inoltre siamo cinici, mentre voi pensate, c’è un altro giro che inizia…
Ecco perché forse i casinò prosperano e il destino è considerato crudele mentre è, nient' altro, che un destino, forse può essere banale, forse può essere illuminante pensarla cosi questa è naturalmente una mia valutazione…

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